TREKKING
ITINERARI TRA NATURA E STORIA
PERCORSI CONSIGLIATI
Circondato da una corona di monti varia e spettacolare, Garessio è il punto di partenza per decine di sentieri che solcano le Alpi Marittime e portano alle sue vette. Il Galero (1708 m), l'Antoroto (2144 m) col suo Rifugio Savona, il Berlino (1789 m), il Bric Mindino (1879 m), sono tutti facilmente raggiungibili attraversando un ambiente intatto nel quale la flora alpina esprime tutta la sua poderosa bellezza e la fauna selvatica si va reinserendo e ripopolando.
Trekking, arrampicate, mountain-bike, escursionismo, rendono questi sentieri molto frequentati in primavera e in estate, mentre la neve porta un gran numero di appassionati sulle piste da sci della Colla di Casotto.
E il fascino della montagna garessina, così silenziosa e rasserenante, sarà ancora più grande quando, al di là delle creste innevate o degli spuntoni di roccia, si vedrà luccicare il mare della Riviera, così lontano come paesaggio, ma, in fondo, così vicino.
Nome | Descrizione |
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Punto di partenza | Borgo Maggiore (621 mt.) |
Punto di arrivo | Borgo Maggiore (621 mt.) |
Tempo percorrenza | 2h 30' |
Dislivello | 570 mt. |
Caratteristiche | Fondo: sentiero |
Bella e tranquilla escursione alla riscoperta di antiche testimonianze di insediamenti contadini; reperti storici; panorama sulle montagne e sulla pianura di Garessio.
Da Garessio Borgo Maggiore (m 621) si imbocca (sud) via Cavour e quindi la SS582 per Albenga. Dopo circa 200 metri si supera il rio S. Giacomo sull'antico ponte "dei corni". Si segue (sud - cartelli indicatori: Giro di Scave) una carrareccia che, tra boschi cedui, sale con vari tornanti e tratti in falsopiano al Colletto di Pennino (m 969 - ore 1), un'ampia sella prativa dove sorge il pilone di S. Anna circondato da ippocastani.
(Dal pilone, sulla dorsale prativa, parte verso nord un sentiero che, tra varia vegetazione e castagni, dopo aver superato a destra la caratteristica "Madonnina", torrione di roccia calcarea alto circa 30 metri, conduce in 30 minuti circa al monte Pietra Ardena (m 1100) aerea cima rocciosa con superbo panorama sulla pianura di Garessio. Poco sotto la vetta si possono ancora notare dei muretti a secco: resti di trincee piemontesi durante la famosa battaglia napoleonica del 1795 detta "di Loano").
Proseguendo a destra (sud), la carrareccia si innalza in un bosco di faggi e, dopo aver toccato la distrutta cappella di S. Anna (m 1055 - ore 1,30 da Garessio), si continua a destra in saliscendi tra noccioleti e faggeti sino a giungere alla Fontana delle Meraviglie, nota per la sua stagionale intermittenza (ore 2 dalla partenza). Dal vicino Bocchino delle Meraviglie (m 1191) (a destra-sud un antico sentiero conduce al Monte Galero), proseguendo a sinistra (est) su bella strada sterrata (segnata A.V.) si scende, in circa 30 minuti, al Colle San Bernardo (m 957) attraversato dalla SS582 Garessio-Albenga.
Nome | Descrizione |
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Punto di partenza | Borgo Ponte |
Punto di arrivo | Borgo Ponte |
Tempo percorrenza | 2h 30' |
Dislivello | 701 mt. |
Caratteristiche | Fondo: strada asfaltata (brevi tratti), strada sterrata e sentiero |
Lunga e piacevole passeggiata su un antico tracciato di collegamento tra le valli Tanaro e Casotto.
Da Garessio Borgo Ponte, presso il Rio Luvia, dalla SS28 si imbocca (ovest) la strada provinciale per la Colla di Casotto.
Dopo 3 km, al primo tornante (giro del Galletto) inizia a monte una bella carrareccia (cartello indicatore: giro di Pravadino) che sale tra boschi cedui per poi attraversare il rio Luvia su un ponte di cemento.
Si piega a destra per raggiungere in salita un bivio (poggio della Terra Rossa - m 800 circa - ore 0,20 dal giro del Galletto). La strada sterrata a sinistra (ovest) continua a salire e dopo alcuni tornanti arriva presso la casa Vinai (m 850). La bella carrareccia, trascurando diramazioni minori, si inerpica tra boschi di castagni e dopo vari tornanti, superati due seccatoi, prosegue ora in falsopiano ed attraversa una pineta, costeggiando a sinistra una villa rurale (m 1025 - ore 1,10 dal giro del Galletto).
Dopo circa 15 minuti si incontra la strada per la Colla di Casotto, ormai in prossimità della frazione Cappello (m 1125) ben visibile a monte, che si raggiunge in breve (fontana - ore 1,30 dal giro del Galletto). Da Cappello (ovest) una carrareccia conduce in 15 minuti alle case di Sarezzo (m 1137) ancora abitate e poste in una conca prativa. Oltre le ultime abitazioni, a destra (nord) parte un ripido sentiero selciato che risale il pendio per raggiungere di nuovo la strada provinciale (ore 0,30 da Sarezzo).
L'antico sentiero prosegue subito oltre la strada asfaltata e sale le ultime brevi dorsali sotto la Colla di Casotto (m 1381) che si raggiunge in 25 minuti circa.
Nome | Descrizione |
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Punto di partenza | Colle San Bernardo (957 mt.) |
Punto di arrivo | Colle San Bernardo (957 mt.) |
Tempo percorrenza | 2h 30' |
Dislivello | 751 mt. |
Caratteristiche | Fondo: strada sterrata e sentiero |
Lunga escursione verso una delle più note e panoramiche cime delle Alpi Liguri sullo spartiacque tra la Liguria (Valli del Neva e Pennavaira) ed il Piemonte (Valle Tanaro).
Dal Colle San Bernardo (m 957) (km 6 da Garessio) si imbocca (sudovest) una bella carreggiata (segnata A.V. - cartelli indicatori M.te Galero) che si stacca dalla vecchia casa cantoniera e si innalza attraversando un bosco di conifere.
Dopo un paio di tornanti, tralasciate alcune deviazioni a destra, la strada continua a salire tra faggi e betulle, supera varie case abbandonate e, tagliando le pendici meridionali del Monte Pennino, giunge al Bocchino delle Meraviglie (m 1191) con vicina sorgente omonima (ore 0,50 dal colle San Bernardo). A sinistra (sud) parte un'antica mulattiera segnata A.V. che, tra boschi di faggi secolari, attraverso le pendici meridionali del Monte Galero, alterna ripidi tornanti con brevi saliscendi sino ad una piccola sorgente non perenne semi-interrata (m 1370 circa - ore 0,50 dal Bocchino delle Meraviglie).
Poco a monte si abbandona la pianeggiante mulattiera che porta al Passo delle Carnache per seguire a destra (ovest) un erto sentiero che, con strette curve tra faggi e abeti, sale sulla dorsale prativa del Monte Galero a quota m 1532. Proseguendo a destra (nordovest) tra roccette e abeti, il sentiero giunge alla base degli ampi prati che si percorrono con ripida rampa finale verso la principale vetta del Monte Galero (m 1708) dove sorge una croce del CAI Garessio (ore 1,40 dal Bocchino delle Meraviglie). La cima, molto frequentata, è un importante nodo orografico. L'escursione, specialmente nel mese di giugno, permette di osservare particolari esemplari di flora alpina.
(Dal Monte Galero il sentiero prosegue verso ovest (segnato A.V.) per il Monte Armetta, Colle di Caprauna e Colle di Nava (ore 9 dal Colle San Bernardo).
Nome | Descrizione |
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Punto di partenza | Colle San Bernardo (957 mt.) |
Punto di arrivo | Colle San Bernardo (957 mt.) |
Tempo percorrenza | 2h 30' |
Dislivello | Discesa (685 mt.) - Salita (250 mt.) |
Caratteristiche | Fondo: bella e larga carreggiata |
Tranquilla e facile escursione in mezzo al silenzio ed al verde dei boschi.
Dal Colle San Bernardo (m 957) si prosegue sulla SS582 in direzione sud, sul versante ligure, per circa 1 km, sino ad arrivare ad un tornante della strada. Poco prima, a destra (ovest), presso alcuni ricoveri (Le baracche) parte una lunga carrareccia che, attraverso boschi cedui, taglia in discesa i versanti meridionali del Monte Pennino. Superate le ormai abbandonate case Lisotti (m 869) e case Nanin poste più in alto, si continua a scendere sino ad arrivare presso una costruzione a sinistra (seccatoio Pastorelli) con un bel dipinto sul muro (m 700 - ore 0,40 dal Colle San Bernardo). Poco dopo si supera con ponticello un rio e quindi la carrareccia inizia a salire con alcuni tornanti e tratti in falsopiano (sudest) sino a raggiungere un bel pianoro un tempo erboso e fiorito, ora invaso da abeti, detto Pian dei Fiori (m 949 - ore 1,20 dal colle). La carrareccia prosegue in costante discesa (est - sudest) tra boschi misti toccando varie abitazioni abbandonate (case Malachia - m 766) con terrazzamenti un tempo coltivati e ben esposti a meridione, sino a superare (guado) un bel rio, ormai in vista delle prime case di Cerisola (m 522 - ore 2,30 dal Colle di San Bernardo).
Cerisola è una graziosa frazione di Garessio, ancora in provincia di Cuneo, ma sul versante ligure. Il suo nome deriverebbe dalle numerose piante di ciliegio che, grazie al clima mite, fioriscono precocemente.
Nome | Descrizione |
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Punto di partenza | Colle del Quazzo (1131 mt.) |
Punto di arrivo | Colle del Quazzo (1131 mt.) |
Tempo percorrenza | 1h20' (Monte Spinarda), 1h30' (Colle della Rionda) |
Dislivello | 227 mt. |
Caratteristiche | Fondo: strada asfaltata, strada sterrata e sentiero |
Facile e rilassante passeggiata con ampi panorami sulle Valli Tanaro e Bormida.
Il Colle del Quazzo (m 1131) è attraversato dalla strada che collega Garessio (km 6) con Calizzano.
Dal Colle del Quazzo si imbocca (nord) una bella carrareccia (segnata F.I.E. e croci gialle) che si innalza, con vari tornanti, nella faggeta (al secondo tornante con slargo a destra si trova una fonte) per poi proseguire in falsopiano, tra larici ed abeti, contornando a destra il Bric Meriano (m 1251) sino a raggiungere una dorsale erbosa tra varia vegetazione (ore 0,30 dalla partenza).
Si prosegue in falsopiano sulla bella carrareccia, iniziando ad osservare a sinistra la Valle Tanaro ed a destra la Valle Bormida. Trascurato un bivio, si continua sempre verso nord sull'ampia dorsale erbosa sino ad incontrare gli iniziali pendii del Monte Spinarda (ore 0,50 dal Colle del Quazzo). La nostra carrareccia erbosa ora si divide: quella di sinistra (ovest), sempre segnata F.I.E. e croci gialle, scende ripida con tornanti nella faggeta sino ad innestarsi, dopo circa 30 minuti, sulla strada asfaltata che collega Garessio con Casario e con Vetria.
La carrareccia di destra (est) in 10 minuti raggiunge casa Buscaglia (m 1335) abbandonata. Si continua oltre la casa, sino ad un bivio: a destra una carrareccia pianeggiante porta, in pochi minuti, ad una sorgente. Seguendo la carrareccia a sinistra che sale (nord) in una faggeta per superare poi una zona prativa, si giunge ad una selletta. Un sentiero erboso poco evidente tra noccioleti, a sinistra, conduce sulla punta con croce del Monte Spinarda (m 1357) (15 minuti dalla casa Buscaglia).
Nome | Descrizione |
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Punto di partenza | Borgo Ponte |
Punto di arrivo | Borgo Ponte |
Tempo percorrenza | 1h 30' |
Dislivello | 498 mt. |
Caratteristiche | Fondo: strada sterrata e sentiero |
Bella e frequentata passeggiata con eccezionale panorama dalla vetta del Bric Mindino.
Da Garessio Borgo Ponte, accanto al Rio Luvia, si stacca dalla SS28 (ovest) la strada provinciale che dopo 12,5 km raggiunge la Colla di Casotto (m 1381) tra l'Alta Val Tanaro e la Valle Casotto. Dal colle si imbocca (nordovest) una comoda carrareccia in lieve salita fra dei boschi di faggi (dopo un tornante ed uno slargo, a sinistra si trova una fontana) e si segue la strada che diventa più stretta e dissestata.
Dopo circa 30 minuti dalla partenza (m 1515), si incontra un bivio.
(A destra una carrareccia, prima in salita e poi in falsopiano, taglia le pendici meridionali del Bric Mindino e, con direzione nordest, porta al Colle di Prato Rotondo (m 1503 - ore 0,40 dal bivio), ampia distesa prativa).
L'itinerario prosegue a sinistra (ovest) in lieve salita e, dopo vari tornanti, passa sotto le Rocce del Rascazzo (m 1737). Quindi, continuando a salire tra fasce prative con rododendri, si giunge alla sommità erbosa del Bric Mindino (m 1879 - ore 1,30 dalla Colla di Casotto) sulla quale svetta una monumentale croce di ferro alta circa 30 metri eretta a ricordo di tutti i caduti in guerra.
Dalla cima il panorama è a giro d'orizzonte: verso est il Mar Ligure con l'isola Gallinara, a sud le vette più alte dell'Alta Val Tanaro, ad ovest le Alpi Marittime e verso nord buona parte della catena alpina occidentale.
Nome | Descrizione |
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Punto di partenza | Colle di Casotto (1381 mt.) |
Punto di arrivo | Colle di Casotto (1381 mt.) |
Tempo percorrenza | 3h |
Dislivello | 625 mt. |
Caratteristiche | Fondo: strada sterrata e sentiero |
Lungo ed aereo percorso panoramico tra la Valle Tanaro e la Valle Casotto.
Poco prima del Colle di Casotto (m 1381) sul versante della Val Tanaro, dal piazzale presso la Baita dei Castori, parte verso sud una ripida carrareccia che, attraverso un bosco di faggi, giunge, a quota 1650 circa, sulla dorsale sudest del Monte Berlino, sopra la costa Bruciata, che divide Valdinferno dalla valle del rio Luvia.
In basso (sudovest) è ben visibile il rifugio Savona che si può raggiungere per sentiero erboso in circa 20 minuti. Piegando a destra (nord) per spaziosi prati, si perviene alla sommità del Monte Berlino (m 1789 - ore 1,30 dalla partenza), sormontato da una vecchia costruzione degli impianti sciistici.
Dalla vetta, verso ovest, una mulattiera taglia la dorsale, osservando a nord le piste e gli impianti sciistici di Garessio 2000, e si giunge ad una sella erbosa (m 1921 - ore 2,15 dalla partenza), dove sorge una piccola costruzione (stazione di arrivo di una sciovia). Da questa insellatura, piegando a destra (nordovest) su deboli tracce di sentiero, si tocca in 15 minuti il Monte Mussiglione, con le due cime: Praietto (m 1942) e Becco di Mezzodì (m 1947).
Volgendo invece a sinistra (sud) per tracce di sentiero tra gli arbusti, si sale, in circa 20 minuti, alla prativa vetta del Monte Grosso (m 2006), osservando il ripido versante nord del Monte Antoroto.
Nome | Descrizione |
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Punto di partenza | Valdinferno |
Punto di arrivo | Valdinferno |
Tempo percorrenza | 3h 15' |
Dislivello | 931 mt. |
Caratteristiche | Fondo: strada sterrata e sentiero |
Da Valdinferno (graziosa frazione alpina a 7 km da Garessio) si imbocca (nordovest) una mulattiera che risale le ultime case dell'abitato e raggiunge un pilone (bivio). Si segue il ramo di sinistra che supera il rio Varava per salire con tornanti alle case Bosso e quindi Mulattieri. (m 1418 - ore 0,45). Da queste, nei pressi di una fontana con vasca, un sentiero piega a destra (nord) inerpicandosi nel faggeto per raggiungere il ripiano Stalla Pian Bersi con alcuni casolari. A monte, ben visibile, è posto il rifugio Savona del CAI Savona (m 1600 - ore 1 da Valdinferno). Dal rifugio si stacca verso ovest un evidente sentiero (segni rossi) tra avvallamenti e contrafforti del Monte Grosso che perde quota per superare il rio dei Fusi ed inerpicarsi attraversando il rio della Bura per poi salire ancora verso la Colla Bassa, caratteristico passo (m 1846 - ore 1,15 dal rifugio).
Poco sotto questa sella, a sinistra tra i cespugli, si trova una sorgente (fontana del Bocchino). Un faticoso sentiero sale tra rododendri e praterie sul versante nord del Monte Antoroto (m 2144 - ore 2,15 dal rifugio), sulla cui vetta, caratterizzata da una piccola croce e da una cappelletta con un'immagine della Madonna di Valsorda, ogni anno, la seconda domenica di luglio, si celebra la S.Messa in occasione della "Festa della Madonnina e della Montagna", organizzata dal CAI - Sezione di Garessio.
La vegetazione straripante è, sicuramente, ciò che colpisce di più il visitatore del nostro territorio. Ma per i Garessini il bosco assume mille significati: il profumo dei funghi più pregiati, il ricercato sapore delle piccole castagne, il seccatoio, il lento scorrere della vita quotidiana con i suoi ritmi stagionali, la base di un'economia e di una cultura contadina che si tenta di non disperdere.
L'acqua è fresca, leggera e pura e sembra sgorgare ovunque; è l'acqua che ha reso celebre Garessio in tutto il mondo e che tutto il mondo ci invidia. Bere ad una delle nostre fontane o ad una sorgente sarà il primo, naturale approccio per il visitatore; e, dopo, tutto il paese sicuramente gli sembrerà ancora più bello.
Nome | Descrizione |
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Punto di partenza | Borgo Piave (621 mt.) |
Punto di arrivo | Borgo Piave (621 mt.) |
Tempo percorrenza | 45' |
Dislivello | 100 mt. |
Caratteristiche | Fondo: strada sterrata e sentiero |
Da Garessio Borgo Piave (m 621) piazza Carrara - Municipio, si percorre (sud) via Cavour (antiche case medievali) e quindi a sinistra via Al Castello in forte pendenza, sino ad uno spiazzo erboso. A sinistra un ripido sentiero, tra la vegetazione, conduce in breve alla quadrangolare "Torre dell'Impiccato", legata alle mura del castello. Proseguendo (nord) tra piccoli terrazzamenti abbandonati (detti "e' fasce") e superando poco dopo un'antica porta d'accesso, si arriva ad un pianoro erboso ("cian da Sgnura", ripiano della Signora) circondato da resti di antiche mura (m 720 - ore 0,30 circa dalla partenza).
A nord si possono ammirare, con ampio panorama, tutta la pianura, le montagne e le quattro borgate di Garessio, mentre, andando verso sud, si osservano, tra la vegetazione, i ruderi del castello (XIII secolo) distrutto verso il 1635 dai Savoia. Poco oltre lo spiazzo erboso sommitale, sul versante opposto a quello di salita, tra le rovine di mura scende (est) un ripido sentiero che porta direttamente alla strada sterrata costeggiante il rio San Mauro (Cartelli indicatori: Al Castello).
Nome | Descrizione |
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Punto di partenza | Borgo Piave (621 mt.) |
Punto di arrivo | Borgo Piave (621 mt.) |
Tempo percorrenza | 1h 30' |
Dislivello | 280 mt. - 340 mt. |
Caratteristiche | Fondo: carrareccia sterrata e sentiero |
Da Garessio Borgo Piave (m 621) piazza Carrara - Municipio, si percorre un breve tratto di via Cavour e quindi a sinistra si imbocca la caratteristica via Monte Grappa, entrando nel Bricco, ristretto gruppo di case proprio sotto la collina del castello.
Oltrepassata la medievale porta Jhape, osservando a sinistra l'antica chiesa di S. Maria fuori le mura con il bel campanile romanico del 1448, si prosegue (sud) sulla pianeggiante strada sterrata che costeggia il rio S. Mauro. Dopo circa 10 minuti si arriva ad un bivio: a destra un sentiero conduce ad una vicina sorgente, mentre a sinistra la strada sterrata, superando un ponticello in cemento, prende quota verso l'abbandonata cappella di S. Mauro (m 657 - ore 0,20). Percorrendo a sinistra la carrareccia ripida ed infossata, tra ricca vegetazione, si giunge ad un bivio posto circa 100 metri più in alto.
La strada svolta a destra in leggera salita tra betulle e castagni e, superato un piccolo rio, prende a salire (sudest) verso alcuni essiccatoi distrutti, per arrivare alla Cascina dell'Arciprete (m 899), ampia costruzione usata d'estate come colonia (ore 1 circa dalla partenza). Vasto panorama verso sudovest.
La carrareccia prosegue (sudest) in falsopiano e giunge in pochi minuti ad un tornante della SS582 per Albenga. Si percorrono circa 50 metri sull'asfalto imboccando subito a sinistra il sentiero erboso che poco più sopra si innesta in una strada sterrata. Si volta a destra e si raggiunge, con percorso pianeggiante, il vicino Colle S. Bernardo (m 957 - ore 1,30 dalla partenza). (Cartelli indicatori: Giro della Tagliea).
Nome | Descrizione |
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Punto di partenza | Borgo Ponte (584 mt.) |
Punto di arrivo | Borgo Ponte (584 mt.) |
Tempo percorrenza | 1h 30' |
Dislivello | 60 mt. |
Caratteristiche | Fondo: strada asfaltata, strada sterrata e sentiero |
Da Garessio Borgo Ponte (m 584) - piazza Vittorio Veneto (Bar Roma) si imbocca (sud) viale C. Marro e dopo pochi metri, si piega decisamente a sinistra, oltrepassando la ferrovia (sottopassaggio) ed iniziando a destra (sud) via Ardena. (Cartelli indicatori: Giro di Sparvaira). Dopo aver lasciato a sinistra lo stabilimento Fonti San Bernardo (località Trinità), la stradina prosegue (sud) pianeggiante, prima asfaltata tra graziose casette e quindi sterrata ed ombrosa, costeggiando la ferrovia Ceva-Ormea ed il Tanaro a destra.
Si supera la cappella di S. Maddalena, si attraversa il rio Bianco su un bel ponticello in muratura notando a destra cascina Paolini e si prosegue ancora sulla stradina pianeggiante, osservando in lontananza le frazioni di Trappa al di là del fiume e di Valdinferno in alto sull'opposto versante.
Ora la strada corre tra gruppi di case rurali ancora abitate, denominate Sparvaira e pianeggiando perviene ad un bivio presso una fontana (m 612 - ore 0,45 dalla partenza). La strada asfaltata a destra oltrepassa il Tanaro e conduce al vicino abitato di Trappa.
La carrareccia a sinistra supera una cascina e, attraverso zone prative vicinissime al Tanaro, perviene alle distrutte case Battirava (m 628 - ore 1 da Garessio). Proseguendo ancora (sud) lungo il sentiero che si innalza prima tra fitta vegetazione e roccette e poi prosegue con saliscendi tra terrazzamenti un tempo coltivati, si incontra una carrareccia in discesa che porta alla vicina Cascina dell'Isola (m 635 - ore 1,30 dalla partenza) posta ai bordi di un ampio e caratteristico pianoro.
Nome | Descrizione |
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Punto di partenza | Borgo Poggiolo (603 mt.) |
Punto di arrivo | Borgo Poggiolo (603 mt.) |
Tempo percorrenza | 50' |
Dislivello | 40 mt. |
Caratteristiche | Fondo: strada asfaltata, strada sterrata e sentiero |
Al fondo di Garessio Borgo Poggiolo (m 603) si segue (nord) la pianeggiante via Regina Margherita e, dopo aver superato l'incrocio con via Calizzano, si svolta a destra nella prima stradina asfaltata (via Tocheto).
Al termine di questa, si imbocca un ripido sentiero che, piegando a destra (sudest), continua in mezzo ai castagni. Proseguendo sempre a destra (sud) lungo il sentiero ora pianeggiante e fiancheggiato da muretti a secco, si scorgono (ore 0,30 dalla partenza) a sinistra i ruderi (abside) della romanica Pieve di San Costanzo (m 620) dell'XI secolo, mentre a destra lo sguardo spazia sui borghi garessini del Poggiolo e del Ponte sino al Monte Galero ed al Bricco di Mindino.
Seguendo ancora il sentiero verso sudest, si tocca subito a sinistra, tra terrazzamenti coltivati, la "fontana dei morti" e quindi si scende su via Calizzano; attraversando questa, si giunge alle vicine case della piccola frazione di Borgoratto (ore 0,50 dalla partenza) con la bella cappella di S. Lucia preceduta da un portico, a metà percorso tra il Borgo Poggiolo e la frazione di Valsorda. (Cartelli indicatori: Giro di San Costanzo).
Nome | Descrizione |
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Punto di partenza | Borgo Poggiolo (603 mt.) |
Punto di arrivo | Borgo Poggiolo (603 mt.) |
Tempo percorrenza | 2h 15' |
Dislivello | 160 mt. |
Caratteristiche | Fondo: strada asfaltata, strada sterrata e sentiero |
Al fondo di Garessio Borgo Poggiolo (m 603) si segue (nord) la pianeggiante via Regina Margherita e, dopo aver superato l'incrocio con via Calizzano, si svolta a destra nella prima stradina asfaltata (via Tocheto). Al termine di questa, si imbocca un ripido sentiero che, piegando a destra (sudest), continua in mezzo ai castagni.
Proseguendo sempre a destra (sud) lungo il sentiero ora pianeggiante e fiancheggiato da muretti a secco, si scorgono (ore 0,30 dalla partenza) a sinistra i ruderi (abside) della romanica Pieve di San Costanzo (m 620) dell'XI secolo, mentre a destra lo sguardo spazia sui borghi garessini del Poggiolo e del Ponte sino al Monte Galero ed al Bricco di Mindino.
Seguendo ancora il sentiero verso sudest, si tocca subito a sinistra, tra terrazzamenti coltivati, la "fontana dei morti" e quindi si scende su via Calizzano; attraversando questa, si giunge alle vicine case della piccola frazione di Borgoratto (ore 0,50 dalla partenza) con la bella cappella di S. Lucia preceduta da un portico, a metà percorso tra il Borgo Poggiolo e la frazione di Valsorda. (Cartelli indicatori: Giro di San Costanzo).
Nome | Descrizione |
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Punto di partenza | Borgo Poggiolo (603 mt.) |
Punto di arrivo | Borgo Poggiolo (603 mt.) |
Tempo percorrenza | 2h 15' |
Dislivello | 160 mt. |
Caratteristiche | Fondo: strada asfaltata, strada sterrata e sentiero |
Da Garessio Borgo Piave (m 621) - Ponte Rosa si segue (est) via Dei Campi e dopo 300 metri circa la si abbandona per imboccare a sinistra (nord) uno stretto ed ombroso sentiero che conduce, con breve salita, dopo circa 15 m., ad un bivio: a sinistra si scende in un bel boschetto di castagni ed a Borgoratto, un piccolo gruppo di case sulla strada comunale per la frazione Valsorda.
Proseguendo invece a destra (est), si sale con ripida pendenza su un'ampia ed ombrosa dorsale panoramica. La carrareccia in falsopiano attraversa zone prative sino ad un bivio dove si volta a sinistra e si incontra poco dopo (ore 0,40 dalla partenza) la strada provinciale per Calizzano. La si segue in discesa sino ad arrivare al Santuario di Valsorda (m 680 - ore 0,50 dalla partenza). (Cartelli indicatori: Giro della Costa Battagliera).
Nome | Descrizione |
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Punto di partenza | Borgo Ponte (584 mt.) |
Punto di arrivo | Borgo Ponte (584 mt.) |
Tempo percorrenza | 1h 30' |
Dislivello | 390 mt. |
Caratteristiche | Fondo: strada asfaltata, strada sterrata e sentiero |
Da Garessio Borgo Ponte (m 584) - piazza Vittorio Veneto (Bar Roma) si imbocca (sud) viale C. Marro e, dopo pochi metri, si piega decisamente a sinistra, oltrepassando la ferrovia (sottopassaggio) ed iniziando a destra (sud) via Ardena. Appena superaro lo stabilimento Fonti San Bernardo, dopo uno slargo (località Trinità), si abbandona la stradina asfaltata pianeggiante (sud) per imboccare decisamente a sinistra una carrareccia che transita davanti alla cappella La Trinità ora in abbandono.
L'itinerario continua (sud) in salita fra bei boschi di castagni incontrando a sinistra, dopo circa 15 minuti, una leggera sorgente detta "della Fricia".
La carrareccia sale sempre tra castagni, passa vicino ad alcune pietraie e raggiunge un incrocio: a destra si scende alla cappella di S. Maddalena, mentre il nostro tracciato prosegue a sinistra (sudest) sulla carrareccia che continua a salire lievemente per raggiungere in breve un bivio (m 770 - ore 0,40 da Garessio); qui si piega a sinistra ed in circa 10 minuti si arriva ad un successivo bivio posto in un pianoro erboso.
Si abbandona la carrareccia pianeggiante per seguire a destra (sud) un sentiero che si inerpica tra la folta vegetazione e che, sempre verso destra (sud), con traccia più esigua, raggiunge case Fasiani (m 945 - ore 1,20 dalla partenza), ombreggiate da un grande ippocastano. L'itinerario prosegue sempre in direzione sud, su carrareccia, sino al vicino pilone di S. Anna circondato da ippocastani e da cespugli (m 969 - ore 1,30 dalla partenza) posto sulla sinistra dell'erboso Colletto di Pennino. Superba vista verso nordovest sulle montagne di Garessio.
Nome | Descrizione |
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Punto di partenza | Borgo Ponte (584 mt.) |
Punto di arrivo | Borgo Ponte (584 mt.) |
Tempo percorrenza | 1h 30' |
Dislivello | 220 mt. |
Caratteristiche | Fondo: strada asfaltata, strada sterrata e sentiero |
Da Garessio Borgo Ponte (m 584), vicino al ponte sul rio Luvia, dalla SS28 del Colle di Nava, si imbocca la strada provinciale per il Colle di Casotto. Dopo circa 1,5 km (località Cascinotto), al bivio con fontana si lascia la provinciale e si segue a destra, per circa 300 metri, la strada comunale per Mindino.
Al successivo bivio si continua a sinistra lungo una bella carrareccia (via vecchia di Cappello) superando in falsopiano alcuni piccoli ruscelli e toccando la cascina del Rettore, sino ad arrivare al rio di Pravadino.
Dopo averlo superato (guado), la strada sterrata a sinistra prende quota tra bei boschi di ceduo sino ad arrivare ad un pianoro posto a circa 800 metri (poggio della Terra Rossa) dove si incontra un'altra carrareccia.
Ora si prosegue a sinistra in discesa attraversando più in basso il fresco ed ombroso rio Luvia su un ponticello in cemento per incontrare poco dopo la strada provinciale per il Colle di Casotto ad un tornante (giro del Galletto) - (ore 1,20 dalla partenza).
Si ritorna quindi a Garessio percorrendo (est) la strada provinciale (3 km circa). (Cartelli indicatori: giro di Pravadino).
Nome | Descrizione |
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Punto di partenza | Ponte di Nava |
Punto di arrivo | Ponte di Nava |
Tempo percorrenza | 3h |
Caratteristiche | Fondo: strada asfaltata, strada sterrata e sentiero |
Un’interessante escursione parte dalla deviazione per la Val Tanarello che si trova a circa 5 km dal bivio per Viozene, presso Ponte di Nava: si lascia l’auto all’inizio della strada sterrata e si prosegue a piedi, attraversando il Torrente Negrone. Dopo il Ponte Schiarante si lascia a sinistra una diramazione e si prosegue lungo il percorso del Tanarello; si superano i ruderi in Località Isola e, lasciata sulla destra la strada per Maddalena Soprana, si continua fino al Ponte Tanarello (1041 m s.l.m.): da qui, deviando a sinistra, si raggiunge San Bernardo di Mendatica (1263 m s.l.m.), mentre a destra si può proseguire per Valcona Sottana.
Nome | Descrizione |
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Punto di partenza | Chioraira |
Punto di arrivo | Chioraira |
Tempo percorrenza | 3h 30' |
Caratteristiche | Fondo: strada asfaltata, strada sterrata e sentiero |
All'ultimo tornante a destra della strada comunale prima di Chioraira (1097 m), si stacca sulla sinistra una sterrata che sale a fianco del Rio Gressa. Si trascura subito la più ampia diramazione di destra per La Costa), e si prosegue sulla carrareccia che attraversa su piccoli ponti in muratura due ruscelli. Si inizia una tranquilla salita nel bosco di faggi e altre latifoglie, dapprima con qualche tornante, poi con un traverso (trascurare in questo tratto le numerose deviazioni da ambo i lati, mantenendosi sempre sulla sterrata principale).
Ora su ampia mulattiera, a q.1310 circa si raggiunge una ben più ampia rotabile sterrata, percorsa anche dalla Balconata di Ormea (segnavia verosimilmente A21), e la si segue in salita verso destra. Incomincia ora un tratto piuttosto monotono, ravvivato dagli scorci panoramici che si aprono di tanto in tanto sulle numerose borgate che circondano Ormea. La sterrata costeggia un lariceto e, con un ultimo tornante verso sinistra, raggiunge l'ampia dorsale pascoliva in località La Colma (1500 m, 1:30 - 1:40 ore da Chioraira) (anche in questo caso bisogna trascurare le varie diramazioni che si dipartono dalla strada principale, una sola delle quali, in corrispondenza di un impianto di risalita dismesso, rappresenta una scorciatoia seppur assai breve). Il luogo, oltre ad essere crocevia di diverse piste e strade sterrate, vede la presenza della Chiesa di San Giovanni Battista, piccola cappella risalente al XX secolo (fontana).
Proprio alle spalle della cappella si scorge una poco evidente mulattiera (probabile segnavia 111b) che taglia in costa tra erba, arbusti e roccette affioranti. A tratti ridotta a sentiero, la mulattiera aggira una sommità e raggiunge la piccola pozza che resta del Lago del Lao (1567 m, 0:15 ore da La Colma).
Proseguendo lungo il terreno acquitrinoso formato dall'immissario del laghetto, si giunge al bacino ormai interrato di un ulteriore specchio d'acqua. Prima di iniziare la discesa su Chioraira è consigliabile vagare senza percorso obbligato sull'ampia dorsale pascoliva, dalla quale si gode ottimo panorama sul Pizzo d'Ormea e sull'Alta Val Tanaro.
Tornati alla Chiesa di San Giovanni Battista, si riprende la sterrata seguita in salita fino al primo tornante verso destra. Qui, ben poco evidente per le prime decine di metri, si stacca a sinistra un piccolo sentiero utilizzato anche dalla Via Alpina (segnavia A20). Passato quasi subito un vecchio abbeveratoio ed un breve tratto tra pietrame, il sentiero supera un piccolo rio e scende tra faggi, larici e ciliegi. Entra quindi definitivamente in una bella faggeta, dove scende fino a raggiungere una stretta pista forestale che si segue verso sinistra. La pista, inerbita, si immette poco oltre in una più ampia carrareccia, poco a monte delle poche case di Stalle Colletto (1313 m, 0:40 - 0:45 ore dal Lago del Lao), dal caratteristico tetto racchiuso. Con ampi tornanti la sterrata scende alla Borgata La Costa 8, anch'essa con varie costruzioni dirute, tocca un castagneto, supera Borgata Rizzi e raggiunge Chioraira (1097 m, 0:45 - 0:50 ore da Stalle Colletto), poche decine di metri a monte della partenza dell'itinerario.